La cura del giardinaggio è un tema su cui è bene soffermarsi un po’ più del dovuto perché si sa quanto pesi e quanto diventi spesso anche indispensabile alla luce di quelle che sono le necessità di migliorare la rea e la fioritura delle nostre piante. Può essere davvero una cosa incredibile quella di avere un aiuto esterno, che ci permette di poter sapere con anticipo, ad esempio, quando annaffiare.
Oggi infatti esistono dei piccolissimi strumenti che si collocano proprio sotto il terreno e che diventano indispensabili per riuscire a sapere come e quando intervenire. Si chiamano sensori di umidità del suolo e sono la soluzione perfetta per chi ama le piante ma non vuole più rischiare di sbagliare con l’irrigazione. Sono facili da usare, precisi e ci permettono di prenderci cura del nostro giardino senza fatica.
Perché è difficile capire quando annaffiare?
Se ci pensi, l’acqua è una delle cose più importanti per le piante. Troppa può far marcire le radici, troppo poca le fa appassire. Ma mentre noi possiamo dire ho sete e bere un bicchiere d’acqua, le pianta non hanno questo lusso. E così, tocca a noi osservare il terreno, le foglie, il clima, un lavoro insomma per veri detective!
Molti di noi si affidano a metodi fai-da-te: infilare un dito nel terreno, guardare il colore della terra, sollevare il vaso per capire se è più leggero. Sono tecniche utili, ma non sempre affidabili. Alcune piante, come quelle con radici profonde, potrebbero sembrare asciutte in superficie ma essere ancora umide sotto. Altre, come quelle in vaso, si asciugano più velocemente del previsto. E poi c’è il fattore tempo: in estate il sole può seccare il terreno in poche ore, mentre in inverno l’acqua rimane più a lungo.
Come funziona un sensore di umidità del suolo?
Consideriamo di installarlo nel terreno e che ad un certo punto come se avessimo un esperto sempre presente o una sveglia che suona non appena è il momento di intervenire, questo lo fa, dopo aver misurato quanta acqua è presente nel terreno. Alcuni modelli sono molto semplici, perché hanno solo una spia luminosa che si accende se il terreno è arido; mentre altri inviano addirittura una notifica al tuo cellulare per avvisarti che è il momento di dare acqua. Ma ci sono anche i sensori smart, che sono collegati ai sistemi di irrigazione e danno acqua in modo assolutamente automatico. Tutte queste soluzioni, comunque sia, sono indispensabili per diversi motivi:
- piante più sane
- meno sprechi
- niente più dubbi
- più tempo libero
- perfetto anche quando non sei a casa per diversi giorni
In pratica è come disporre di un assistente personale che sa sempre cosa fare, anche quando non sei personalmente a casa e quando sei particolarmente disattento e non sai mai come agire per risollevare il terreno. Sul mercato inoltre ci sono tantissimi modelli, quindi la scelta dipende da cosa ti serve davvero.
La funzionalità è assicurata, e chi li ha già provati dice di non poterne più fare a meno. Il motivo è semplice: le piante ricevono la giusta quantità d’acqua, senza errori. Questo significa meno malattie, meno stress per le radici e una crescita più rigogliosa. Inoltre, con l’aumento delle temperature e la necessità di risparmiare acqua.