I pomodori sono alleati preziosi della dieta sana. La loro proprietà principale è la ricchezza in licopene, un pigmento antiossidante che si è dimostrato più volte efficace ai fini della prevenzione di diversi tumori. Acquistarli a km 0 – oggi è possibile farlo anche se si vive in città recandosi presso una delle numerose cascine che si trovano nell’hinterland dei grandi centri urbani – è fantastico ma, parliamoci chiaro, coltivarli personalmente è una soddisfazione impagabile.
Se stai leggendo queste righe, significa che ti interessa scoprire come procedere in vaso. Questa piccola guida è dedicata proprio ai consigli sul tema che, non preoccuparti, sono semplicissimi: non importa se sei alle prime armi con la coltivazione dei pomodori, perché stai per scoprire come gestirli agevolmente in vaso e ottenere risultati a dir poco soddisfacenti!
Quanto deve essere grande un vaso per i pomodori?
Sì, puoi coltivare i pomodori in vaso e portare in tavola delle vere delizie anche se non hai un giardino o un orto, ma devi fare attenzione ad alcuni accorgimenti. Il primo riguarda la scelta mirata del contenitore. I pomodori richiedono, per crescere bene e in salute, di un vaso di dimensioni importanti. Cerca di orientarti verso modelli caratterizzati da un diametro di almeno 30 cm. Lo stesso range dovrebbe essere preso come riferimento per quanto riguarda la profondità.
Essenziale è gestire con buonsenso anche la scelta del terriccio. L’ideale per la coltivazione dei pomodori in vaso è un terreno ricco di nutrienti e di sostanze organiche. Con il terriccio universale biologico, disponibile anche al supermercato, puoi cavartela tranquillamente. Per renderlo ulteriormente performante, rivolgiti al tuo garden center di fiducia per acquistare dell’humus di lombrico.
Cosa fare per far crescere bene i pomodori in vaso?
Per avere il massimo delle soddisfazioni nella coltivazione dei pomodori in vaso, è basilare scegliere la varietà giusta. I datterini sono il gold standard nel caso che stiamo trattando in quanto garanzia di uno sviluppo moderato, aspetto nodale per evitare che l’apparato radicale soffra a causa del poco spazio a disposizione nel vaso. Lo stesso discorso vale per i ciliegini. Da evitare sono invece i pomodori da salsa: il poco spazio che si ha in balcone o in un giardino di estensione contenuta non è adeguato alla gestione del raccolto. Ecco altri aspetti dei quali devi assolutamente tenere conto:
- Il pomodoro coltivato in vaso non tollera le temperature basse: sotto i 15°C si parla già di situazione poco favorevole alla crescita.
- Alla luce di ciò, si consiglia di procedere con la messa a dimora in piena primavera, possibilmente all’inizio del mese di maggio.
- Se si pianta in questo periodo, bisogna attendere la maturazione dei primi frutti nel mese successivo.
Si può anche procedere inizialmente in semenzaio. In questo caso, si può piantare pure a febbraio. Le piantine ottenute, però, andranno messe a dimora quando il rischio di gelate tardive è ormai messo definitivamente da parte (e maggio si presta quindi benissimo). Un altro capitolo importante da aprire è quello dei sostegni.
Il pomodoro è una pianta che non è in grado di rimanere eretta autonomamente, tanto più quando iniziano a spuntare i primi frutti. Sistema quindi al centro del vaso una canna in legno – ottimo il bambù – che funga da sostegno e, ogni 30 cm circa, lega il fusto della pianta seguendo il suo percorso di crescita. Lato irrigazione e concimazione, ricordiamo l’importanza di non esagerare e di controllare sempre prima l’umidità del terriccio immergendo il dito per un paio di cm, nonché l’importanza di utilizzare, per nutrirlo, un concime liquido a rilascio immediato (ottimi sono quelli che contengono la borlanda, un residuo della lavorazione della barbabietola).