Avere un giardino fiorito e curato è il sogno di tutti. Più la varietà di piante presenti è elevata più lo spazio esterno sarà ricco di fiori di diversi colori e di diversa forma. Inoltre, la presenza di più tipologie vegetali è importante anche per garantire la biodiversità e per attrarre quanti più insetti impollinatori possibile.
Tra tutte le piante presenti, per quanto belle da vedere possano essere, tuttavia, potrebbero celarsi alcune specie velenose per gli animali domestici. Perciò, chi possiede uno o più animali da compagnia, dovrebbe informarsi e scegliere con cura le piante da porre nel proprio giardino. Scopri quale è una delle piante che dovresti evitare di acquistare per evitare brutte sorprese.
Come può una pianta essere velenosa per gli animali domestici?
Una pianta può risultare velenosa per animali domestici, come cani e gatti, in quanto in grado di causare fenomeni irritativi più o meno gravi fino ad arrivare al vero e proprio avvelenamento. Questa condizione è dovuta solitamente alla presenza di componenti, all’interno della pianta, che agiscono negativamente sull’organismo dei piccoli animali.
Proprio per questo motivo, quando si decide di abbellire il proprio spazio esterno con delle piante, è opportuno sceglierle appositamente e creare un ambiente sicuro, riducendo così al minimo il rischio di danni alla salute dei nostri amici a quattro zampe. A breve scoprirai la specie vegetale tanto comune quanto pericolosa, da cui gli animali dovrebbero stare alla larga.
Scopri una pianta velenosa per gli animali
Una particolare specie vegetale che si ritrova frequentemente nei giardini e negli spazi esterni ma che risulta essere dannosa per gli animali da compagnia è l’Oleandro. Si tratta di un arbusto sempreverde, endemico della zona del Mediterraneo, caratterizzato da foglie coriacee, verde scuro e lanceolate, e fiori colorati, di solito bianchi o rosa. Le parti velenose sono:
- foglie
- fiori
- semi
- linfa
Tutte le parti della pianta riportate nell’elenco di sopra, infatti, conterrebbero delle sostanze, chiamate glicosidi cardiaci, in grado di interferire con i muscoli cardiaci, portando a scompensi e alterazioni del battito del cuore. Sono glicosidi cardiaci l’oleandrina, il cui nome deriva da quello della pianta, la neriantina e la digitossigenina.
Fortunatamente, l’azione tossica dell’Oleandro si manifesta non tanto per contatto quanto per ingestione o masticazione dei suoi organi velenosi. Quindi, se il tuo animale da compagnia si limita ad annusare la pianta, non dovrebbe andare incontro a nessuno dei comuni sintomi di avvelenamento da ingestione, quali vomito, aritmia, tremore e così via.