Ti sarà sicuramente capitato almeno una volta nella vita di vedere delle chiazze grigie o nerastre su una parete di una casa o di un locale commerciale. Questa condizione è purtroppo molto comune e oltre a creare un difetto estetico può anche essere pericolosa per la salute di coloro che frequentano l’ambiente in cui si trova.
Il responsabile principale di tale tipologia di “macchie” sulle pareti e sui soffitti è la muffa. Tuttavia, la muffa non sempre si sviluppa altrimenti tutte le case e gli immobili adibiti ad altre destinazioni d’uso la presenterebbero. Ci sono determinati fattori ambientali che ne promuovono lo sviluppo e la crescita.
Nei paragrafi seguenti del presente articolo, potrai scoprire più nel dettaglio cosa è la muffa, perché si sviluppa in determinati ambienti e, soprattutto, come poterla eliminare mediante svariate metodologie, in base alle proprie esigenze e necessità. Non ti resta altro da fare, quindi, che continuare la lettura! Potrebbe fare proprio al caso tuo.
La muffa: cosa è?
La muffa è, di fatto, un essere vivente. Si tratta, in particolare, di un particolare tipo di fungo che vive in colonie, andando a formare macchie di forma solitamente circolare e di colorazione varia (nero, verde, grigio e così via) su substrati di vario tipo, con particolare preferenza per materiali che possono risultare più soggetti all’umidità, come le pareti e i soffitti di casa.
Oltre a causare un danno estetico all’ambiente in cui si trova, la muffa può anche provocare problemi di salute, soprattutto a carico delle vie respiratorie. In effetti, questo organismo rilascia nell’aria delle spore che possono creare allergie e fenomeni d’irritazione. I generi più comuni sono Aspergillus, Penicillium e Stachybotrys chartarum, o muffa nera.
Le specie appartenenti al genere Aspergillus sono tra le più comuni negli ambienti domestici e possono causare, in alcuni casi, problemi respiratori. Il genere Penicillium conterrebbe alcune specie in grado di produrre tossine nocive per la salute. Infine, la muffa nera, o Stachybotrys chartarum risulterebbe particolarmente pericolosa per la salute.
Perché si forma la muffa?
Come già accennato nell’introduzione, la formazione di muffa su pareti, soffitti e altre superfici è correlata ad una serie di condizioni ambientali che la favoriscono. Tra queste le più importanti sono un’eccessiva umidità dell’aria e una scarsa ventilazione. L’umidità in un ambiente può essere dovuta a infiltrazioni d’acqua o a fenomeni di condensa.
Al contempo, lo scarso ricircolo d’aria favorirebbe un ristagno dell’umidità che sarebbe quindi spinta a depositarsi sulle pareti e sui soffitti rendendo ideale l’ambiente per lo sviluppo di colonie di muffa. Le stanze della casa più soggette alla comparsa di muffa sono i bagni, le lavanderie, le cantine e i ripostigli.
Questi ambienti infatti sono spesso utilizzati per effettuare delle operazioni e delle attività che promuovono lo sviluppo di umidità. E’ il caso della doccia o dell’avvio della lavatrice o dell’asciugatrice per lavare e asciugare il bucato. Anche la cucina potrebbe essere un luogo prediletto dalla muffa per i vapori che si sprigionano durante la cottura.
Scopri come eliminare la muffa dalle pareti!
Se hai nota to della muffa sulle pareti di casa, non demoralizzarti! Esistono delle pratiche ed efficaci soluzioni per poterla eliminare. L’importante sarebbe agire in maniera tempestiva per poter evitare che le colonie di muffa possano espandersi ed eventualmente causare danni alla salute di coloro che frequentano tali ambienti domestici.
Il primo passo da effettuare al momento dell’intervento atto ad eliminare la muffa è quello di procurarsi i dispositivi di protezione necessari come guanti, occhiali e mascherina appositi. In commercio sono presenti numerosi prodotti formulati appositamente per eliminare la muffa. Solitamente si tratta di sostanze liquide a base di candeggina.
Nel caso in cui si preferiscano metodi naturali, potrebbe essere valutata la possibilità d’impiego di aceto bianco che sembrerebbe possedere azione antifungina efficace contro la muffa. In alternativa, il bicarbonato di sodio sciolto in acqua e spruzzato direttamente sulle zone interessate sarebbe utile. Infine, anche l’acqua ossigenata agirebbe efficacemente contro la muffa.
In conclusione…
La muffa è un fungo che si sviluppa in colonie su substrati vari, tra cui pareti e soffitti, in ambienti molto umidi e in cui la circolazione dell’aria scarseggia. La muffa causa un evidente danno estetico ma, a causa del rilascio nell’aria di spore e tossine, può causare anche danni alla salute più o meno gravi.
Per eliminare la muffa, una volta indossati gli appositi dispositivi di protezione, potrebbero essere utilizzati prodotti appositamente formulati a base di candeggina o, in alternativa, rimedi naturali come l’aceto bianco, il bicarbonato di sodio sciolto in acqua e l’acqua ossigenata, da spruzzare direttamente e rimuovere dopo del tempo con un panno.