Il buono fruttifero postale rappresenta una forma diffusa di strumento di risparmio e valorizzazione del denaro, applicata però in un contesto sicuro, per questo nella loro forma generale, costituiscono qualcosa di estremamente diffuso da ben oltre un secolo. Il buono fruttifero però non è tutto uguale, anzi negli ultimi anni sono state sviluppate varie tipologie ad alta percentuale di guadagno.
Oltre 27 milioni di Italiani fanno ricorso a questa forma di bene economico che è molto apprezzato su vari livelli, si identificano come forma rafforzata del tradizionale libretto postale, che è simile per concetto ma non permette una vera e propria forma di guadagno in percentuale. Cosa possibile per il buono fruttifero postale, quali sono i più interessanti?
Come funzionano i buoni fruttiferi
Generati e gestiti dalla Cassa depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano, permettono una facile condizione di risparmio, senza particolari condizioni: ogni 6 mesi infatti viene elargita tramite una cedola la corrispettiva forma di guadagno che però viene calcoalta in percentuale annualmente, il buono fruttifero ordinario garantire il 2,5 % lordo ogni anno.
Questo è possibile grazie al sistema dell’obbligazione, una comune forma di titolo di stato applicato al contesto postale, che permette di ottenere una condizione senza reali costi della somma dedicata al Buono, non costa nulla infatti gestirlo, aprirlo o chiuderlo, vanno solo applicati gli oneri fiscali, unicamente però sugli importi guadagnati con gli interessi (è prevista comunque una percentuale interessante pari al 12,5 % come imposta statale).
Quale fa “guadagnare” di più?
Su quali Buoni fruttiferi conviene investire? Esistono varie tipologie, tutte evidenziate dal portale web di Poste Italiane, allo stesso modo possiamo recarci direttamente negli uffici postali per trovare la migliore forma, o meglio quella più adatta alle nostre esigenze ricordando che i buoni sono anche suddivisi per scadenza, ossia il tempo “utile” durante i quali generano profitti.
- Attualmente quello più interessante sotto il profilo del guadagno annuo lordo in percentuale è il Buono per i Minori
- E’ possibile infatti associare una quantità di denaro a nostra scelta (a partire da 50 euro) ad un minore, che può essere un parente ma non necessariamente, da parte di un maggiorenne
- Il corrispettivo di guadagno aumenta fino al raggiungimento della maggiore età del minore
Attualmente questa è la forma maggiormente elevata in termini percentuali del tradizionale buono fruttifero postale, che però può essere riscontrato in condizioni diverse anche in altre forme. In passato sono state utilizzate e rese disponibili anche forme maggiormente specifiche in grado di generare un importo percentuale pari al 6 % o al 7 %.
Il contesto dei buoni fruttiferi è comunque in costante aggiornamento, naturalmente le condizioni di quelli già aperti restano stabili e la loro presenza è molto importante nel tessuto sociale oltre che economico del nostro paese, con i primissimi esempi di questa risorsa che risalgono addirittura agli anni 70 dell’ottocento quindi poco dopo la fondazione del Regno d’Italia.