Eccoci di nuovo a parlare di una di quelle spese che proprio non ci abbandonano mai: il bollo auto. Sì, lo so, già il solo sentirne parlare ti fa venire voglia di girarti dall’altra parte e far finta di niente, ma purtroppo arriva puntuale ogni anni, come il messaggio del commercialista a fine marzo o le pubblicità di panettoni già a settembre. E visto che nel 2025 ci sono alcune novità, meglio sapere subito cosa ci aspetta per evitare brutte sorprese.
Come sempre, il bollo auto si calcola in base alla potenza del motore (quanti kW ha la tua macchina) e alla classe ambientale, però, è che nel 2025 chi ha un’auto più inquinante pagherà di più. Quindi, se giri ancora con un vecchio diesel di quelli che fanno ancora fumo di una locomotiva a vapore, preparati a mettere mano al portafoglio. Se invece ha un’elettri o un’ibrida, ci sono belle notizie per te.
Chi dovrà sborsare di più?
Se hai scelto di passare a un’auto elettrica, puoi stare tranquillo: nel 2025 non pagherai ancora il bollo. Le auto ibride, invece, avranno uno sconto variabile a seconda della regione, che può arrivare anche al 50%. Insomma, se stavi pensando di cambiare macchina e puntare su una di queste opzioni più green, potrebbe essere il momento giusto per farlo.
Ora arriva la parte meno piacevole, soprattutto per chi ama le auto potenti. Se la tua macchina supera i 100 kW (circa 136 cavalli), il bollo diventa più salato. Il messaggio del Governo è chiaro: più il motore è potente, più ti costa mantenerlo. Quindi, se hai sempre sognato una supercar, oltre alla benzina dovrai considerare anche un bel rincaro sul bollo.
Scadenze per il pagamento del bollo
Ci sono alcune regioni che offrono sconti o addirittura esenzioni per chi ha auto ibride o elettriche, altre invece applicano tariffe diverse a seconda del tipo di veicolo. Il consiglio migliore? Controllare sempre sul sito della tua Regione per evitare brutte sorprese. Dimenticare, inoltre, di pagare il bollo non è mai una buona idea, perché le multe arrivano veloci. Ecco cosa succede se paghi in ritardo:
- Entro 14 giorni, ti becchi una mini-sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo.
- Dopo un mese la multa sale all’1,5% dell’importo dovuto.
- Dopo un anno la sanzione può arrivare al 30% del bollo più interessi.
- Dopo tre anni l’auto può essere radiata dal PRA e devi fare una nuova immatricolazione.
Non dimentichiamo le auto storiche. Se la tua auto ha più di 30 anni, non devi pagare il bollo. Se invece ha tra i 20 e i 29 ed è iscritta nei registri delle auto storie, puoi ottenere uno sconto del 50%. Certo, non è come non pagarlo affatto, ma è sempre meglio di niente.
Ora se vuoi evitare di farti mille calcoli complicato con potenza, classe ambientale e tariffe regionali, c’è un modo semplice per essere esattamente quanto devi pagare: vai sul sito dell’ACI o della tua regione, inserisci la targa della tua auto e il gioco è fatto. Così niente sorprese, niente stress e soprattutto niente scuse per non pagarlo in tempo.